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I Saluzzesi Guido Balbis e Francesco Demichelis lanciano “Take my Things”

I Saluzzesi Guido Balbis e Francesco Demichelis lanciano “Take my Things”, il primo “Social Transport” che sfida i colossi della Silicon Valley e assicurano, farà parlare di sè.

Domenica 01 novembre 2015, 22:39

Le App, si sa, fanno ormai parte integrante del nostro vivere quotidiano. Da Whatsapp a Uber, passando per Bla bla Car a Airbnb. Ognuna di queste sfrutta il fatto che milioni di persone possiedono uno smartphone, il che le rende tutte potenzialmente localizzabili e rintracciabili, in qualsiasi istante.

L’intuizione dei due fondatori si basa su un semplice ragionamento. Pensate a quanti miliardi di persone, ogni giorno, nel mondo, si spostano. Per i motivi più disparati e con qualsiasi mezzo di trasporto, dalla bicicletta, all’auto, a piedi, in aereo e via mare. Bene, pensate se ognuna di queste persone potesse trasportare un oggetto, una busta, un pacco o qualsiasi cosa.

Si creerebbe una community di trasportatori privati in grado di soddisfare qualsiasi esigenza di trasporto, potenzialmente in tutto il mondo. Da chi ha dimenticato gli occhiali al ristorante a chi desidera farsi trasportare degli oggetti in orari particolari. L’applicazione permette all’utente di improvvisarsi trasportatore oppure di inserire un oggetto da farsi trasportare. Nel primo caso l’utente dovrà inserire un percorso abituale (magari la tratta quotidiana casa/ufficio) oppure inserire semplicemente la sua posizione.

Le informazioni verranno registrate sul server e nel caso in cui qualcuno voglia farsi trasportare un oggetto proprio su quella tratta o in quella zona, il sistema trova la corrispondenza. A questo punto i due soggetti potranno contattarsi e accordarsi sui dettagli di consegna e prelievo dell’oggetto. Una volta completata la transazione colui che ha trasportato l’oggetto riceverà un rimborso per il servizio, alla tariffa precedentemente concordata. Si risparmia tempo, si ottimizzano gli spostamenti e anche l’inquinamento si riduce sensibilmente. Sia che vogliate spedire un pacco, una pizza a domicilio o far recapitare un documento, non bisognerà far altro che scaricare l’App dagli store online.

Ha un nome simpatico, si chiama Take my Things (prendi le mie cose). Molto divertente è il video di presentazione sul sito www.takemythings.com.
L’App è GRATUITA e attualmente utilizzabile per iPhone e iPad, nel giro di una decina di giorni lo sarà anche per Android. “La grande potenzialità di queste nuove tecnologie”, assicura il co-fondatore e presidente della società Balbis “è che il mercato potenzialmente, è mondiale. Grazie al fuso orario puoi lavorare h24 e una volta a regime potremo raggiungere una rete in grado di soddisfare tutte le esigenze e a qualsiasi ora. Per ora stiamo diffondendo l’App nel cuneese ma la prima città/test sarà Torino.
In un contesto metropolitano saranno maggiori le probabilità di match tra utenti”. Piano piano la diffonderemo anche ad altre città.

I fondatori sono due giovani imprenditori, Guido, 36 anni, si occupa di editoria e marketing mentre Francesco, 38, è ingegnere e socio di una centrale a biomasse. Li accomuna un’amicizia trentennale e sono due caratteri diametralmente opposti.
“Rimaniamo coi piedi per terra, ben consapevoli di aver avuto una brillante intuizione. Abbiamo già raccolto fondi da investitori privati per circa 50.000 euro ma chiunque sia disposto ad aiutarci lo accetteremo volentieri. La nostra è una vera sfida e l’avventura è appena cominciata”.

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